Ritorno alla natura, un mondo dimenticato da molti

La pandemia ci ha fatto scoprire molte cose. Sarebbe meglio dire, forse, che ci ha fatto ricordare tante cose che avevamo dimenticato. La presenza di amici e parenti, che davamo per scontata, tutto a un tratto ci è mancata e ne abbiamo riscoperto l’importanza. La libertà ci è mancata d’un tratto, e allora abbiamo imparato ad essere grati e a non darla per scontata quando ci è stata restituita. Ci è mancato d’un tratto anche il contatto con la natura, la possibilità di una passeggiata, il sole in faccia, le corse sotto la pioggia… siamo stati costretti a ricordarci quanto il contatto con la natura, per l’essere umano, sia fondamentale tanto quanto il contatto umano. Siamo animali sociali tanto quanto siamo animali naturali.

Ci è voluta la pandemia per ricordarci che le città e queste quattro mura non sono il nostro habitat naturale. Costretti in cattività, ci siamo ricordati di come l’aria condizionata dei nostri impianti non può sostituire l’aria fresca del mattino, che l’ombra di un soffitto non è la stessa ombra offerta da una pineta in un pomeriggio d’agosto, che l’odore di casa è buonissimo, ma abbiamo anche bisogno di quello dell’erba, di un prato fiorito, della pioggia…

Avevamo dimenticato tante cose, ma adesso ce le siamo ricordate. Non è un caso che, nei mesi successivi alla pandemia, gli italiani hanno riscoperto l’agricoltura, le vacanze in campagna, le escursioni, le feste di paese…

Il bisogno di natura

La pandemia sembra aver evidenziato una nostra caratteristica di essere umani che avevamo dimenticato: il bisogno di natura. Con questo risveglio, dobbiamo accogliere un invito: quello di tornare ai parchi, ai prati, ai boschi, alle passeggiate in montagna, agli orti dietro casa, alla frutta raccolta dai rami…

Torniamo alla natura

Mentre la nostra connessione con il mondo naturale sta gradualmente diminuendo (viviamo in città, lavoriamo tra quattro mura, e non abbiamo quasi più bisogno di uscire di casa per fare la spesa, andare a scuola o lavorare), stiamo anche riscoprendo l’importanza che il nostro legame con la natura ha per la nostra salute, il nostro umore, e la nostra sopravvivenza.

Dobbiamo escogitare modi per risanare il nostro rapporto con la natura, senza essere costretti ad aspettare le ferie estive. Anche se abitiamo in città caotiche, dobbiamo poter godere di ore trascorse all’aria aperta, lontani da asfalto e cemento e immersi nel verde. Questo deve diventare un nostro impegno quotidiano… dobbiamo riservare del tempo alla natura, come lo riserviamo ai nostri amici o all’igiene personale. Ne va della nostra felicità e con essa della nostra sopravvivenza.

Foto di Svitlana Myslyvets

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